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I Ruoli nel Mondo del Lavoro: Vittima, Persecutore e Salvatore

Nel mondo del lavoro, i rapporti di potere e le dinamiche interpersonali possono assumere schemi ricorrenti che influenzano il benessere individuale e collettivo. Una delle rappresentazioni più efficaci di queste dinamiche è il triangolo drammatico di Karpman, che descrive tre ruoli chiave: la Vittima, il Persecutore e il Salvatore. Sebbene il triangolo di Karpman sia stato originariamente sviluppato per analizzare le relazioni interpersonali in generale, esso si rivela estremamente pertinente anche nelle dinamiche lavorative, dove spesso le persone tendono ad assumere e oscillare tra questi ruoli.

Il Salvatore: Il Supporto che Può Diventare Oppressivo

Nel contesto lavorativo, il Salvatore è colui che si carica di responsabilità altrui, spesso assumendo più compiti di quanto dovrebbe. Cerca di “salvare” colleghi o situazioni, ma questo atteggiamento, se protratto, può portare a frustrazione e risentimento. Quando il Salvatore non si sente apprezzato o si accorge che il suo aiuto è dato per scontato, può trasformarsi nel Persecutore, diventando critico e duro verso chi prima cercava di supportare.

La Vittima: Stanchezza e Reazione

La Vittima nel lavoro è spesso rappresentata da chi si sente sopraffatto dalle richieste o dalle dinamiche tossiche del team. Questo ruolo, però, non è statico. Una Vittima stanca di subire può esplodere, prendendosela con il Persecutore o perfino con il Salvatore, rompendo l’equilibrio e creando tensioni all’interno del gruppo.

Il Persecutore: Dalla Critica alla Redenzione

Il Persecutore è colui che esercita il controllo o la pressione sugli altri. Può trattarsi di un manager che spinge il team oltre i limiti o di un collega critico che alimenta un ambiente negativo. Tuttavia, il Persecutore può redimersi, assumendo un atteggiamento di guida costruttiva e trasformandosi in un Salvatore, capace di supportare gli altri senza opprimerli.

Ruoli Intercambiabili: La Dinamica Ciclica

Nel mondo del lavoro, questi ruoli non sono fissi. Un Salvatore può diventare Persecutore, una Vittima può trasformarsi in Salvatore, e così via. Questo ciclo evidenzia quanto sia importante riconoscere le dinamiche in cui ci troviamo e lavorare per interrompere schemi dannosi.

Come Uscire dal Triangolo Drammatico

Per costruire un ambiente lavorativo sano e produttivo, è fondamentale superare queste dinamiche. Ecco alcune strategie:

  1. Consapevolezza dei Ruoli: Riconoscere in quale ruolo ci troviamo e come stiamo contribuendo alla dinamica è il primo passo per uscirne.
  2. Comunicazione Aperta: Confrontarsi con colleghi e manager, esprimendo bisogni e preoccupazioni in modo assertivo, aiuta a ridurre le tensioni.
  3. Promuovere l’Accountability: Ogni individuo dovrebbe prendersi la responsabilità delle proprie azioni senza cercare di salvare o perseguitare gli altri.
  4. Empatia e Supporto: Un ambiente empatico, dove tutti si sentono ascoltati e valorizzati, riduce la necessità di assumere ruoli disfunzionali.

Un Nuovo Modello di Relazione al Lavoro

L’obiettivo è passare da dinamiche di potere a un approccio collaborativo, in cui ogni individuo contribuisce al successo del team senza sentirsi vittima, salvatore o persecutore. Questo richiede una cultura aziendale che valorizzi l’ascolto, il rispetto e la condivisione degli obiettivi.

Il mondo del lavoro non è privo di sfide, ma con consapevolezza e impegno è possibile costruire relazioni professionali basate sulla fiducia e sulla crescita reciproca. Perché, alla fine, i ruoli che assumiamo non definiscono chi siamo, ma come scegliamo di relazionarci agli altri.

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